- Quanti capelli abbiamo?
Il numero medio di capelli è circa 100.000, ma ci sono persone che ne hanno molti di più, fino a 150.000. Il numero di capelli è inferiore nei soggetti con capelli rossi (80.000) rispetto ai bruni (100.000) o ai biondi (120.000). I capelli biondi, tuttavia, sono i più sottili.
- Cosa determina il colore dei capelli?
La matrice del follicolo contiene melanociti, cioè le cellule che producono pigmento. Queste cellule, durante tutta la fase di crescita del follicolo, producono la melanina che viene incorporata nel capello. Esistono 2 tipi principali di melanine: le eumelanine, di colore bruno-scuro e le feomelanine, di colorito giallo-rosso. Se i nostri capelli sono neri o castani significa che i melanociti dei nostri follicoli producono soprattutto eumelanine, se sono biondi o rossi feomelanine. Le ciglia sono generalmente di colore più scuro dei capelli mentre i peli della barba hanno spesso un colorito rossiccio anche nei soggetti con i capelli bruni. Con l’età i melanociti del capello, per ragioni ancora sconosciute, diminuiscono la produzione di pigmento e i capelli diventano bianchi.
- Perché i bambini piccoli hanno spesso i capelli più chiari?
Perché i melanociti del follicolo aumentano la produzione di melanina, a partire dall’infanzia fino alla pubertà. Anche la forma dei capelli si modifica con l’accrescimento: i bambini piccoli hanno talvolta capelli “ribelli”, impossibili da pettinare.
- I capelli invecchiano?
L’attività ciclica del follicolo fa si che questo produca un capello “nuovo” ogni 3-7 anni. Per questo i capelli si rinnovano periodicamente. Il follicolo però invecchia e con il passare degli anni produce capelli un po’ più sottili. Con gli anni i capelli oltre a diventare bianchi, diventano meno folti e meno resistenti.
- A che età compaiono i primi capelli bianchi?
I primi capelli bianchi compaiono sulle tempie intorno ai 30 anni di età. Si può dire che a 50 anni di età circa il 50% delle persone ha il 50% dei capelli bianchi.
- Perché i capelli si spezzano?
Il fusto del pelo è molto resistente in quanto le cheratine della corteccia sono molto dure. Se la corteccia viene danneggiata ed i legami presenti fra gli atomi di zolfo della cistina, l’aminoacido che costituisce la cheratina dura, vengono rotti (come ad esempio accade effettuando una permanente), il capello diviene fragile e si può spezzare
- Perché i capelli diventano opachi?
I capelli sono lucidi quando la cuticola è integra. Se le cellule della cuticola si sollevano, come avviene ad esempio dopo trattamenti cosmetici aggressivi o sotto l’effetto del calore o del sole, la cuticola non riflette più la luce ed i capelli diventano opachi, secchi al tatto e tendono ad aggrovigliarsi facilmente.
- Perché si formano le doppie punte?
L’ambiente (pettinatura, spazzolatura, phon caldo, tinture, permanenti, radiazioni solari, cloro della piscina, sudore, inquinamento ambientale) mette tutti i giorni a dura prova l’integrità del capello. I danni ripetuti distruggono dapprima la cuticola e quindi la corteccia, determinando le doppie punte. E’ importante per questo proteggere quotidianamente i capelli in quanto una volta rovinati non si possono riparare, l’unico rimedio per le doppie punte rimane un buon taglio. Evitare quindi trattamenti cosmetici non necessari, usare sempre il balsamo, proteggere i capelli dal sole.
- Ho i capelli grassi, cosa posso fare?
Ridurre realmente la secrezione sebacea è molto difficile in quanto è necessario agire sugli ormoni. La velocità con cui il sebo si distribuisce sul capello aumenta quanto più il sebo è fluido ed i capelli sono sottili. Il calore tende a fluidificare il sebo per cui i soggetti con aumentata seborrea e capelli grassi dovrebbero evitare l’uso del phon caldo. Anche toccare e pettinare frequentemente i capelli favorisce la diffusione del sebo e peggiora il problema dei capelli grassi.
- Perché ho i capelli secchi se la mia pelle è grassa?
Se i capelli sono secchi significa che il fusto è danneggiato e che le cellule della cuticola si sono sollevate. I capelli secchi quindi sono solo un segno di fragilità del capello e non dipendono dalla produzione di sebo.
- Lavarsi i capelli tutti i giorni fa male?
No. Anzi è opportuno lavare i capelli spesso e non appena si avverte prurito al cuoio capelluto. Il prurito è infatti, come la forfora, un segno della dermatite seborroica. Dati attuali indicano che questa malattia può rendere più rapido l’aggravamento della calvizie.
Contrariamente a quanto molti pensano lavare spesso i capelli non li rende “più grassi” per effetto rimbalzo: la secrezione sebacea non è infatti influenzata dal lavaggio. E’ però importante utilizzare sempre shampoo di buona qualità in quanto gli shampoo aggressivi possono danneggiare il fusto e quindi favorire la disidratazione del capello, la fragilità e le doppie punte.
- Perché durante il lavaggio cadono più capelli?
Durante il lavaggio cadono più capelli in quanto il trauma meccanico determina il distacco dei capelli in riposo. Non è possibile che uno shampoo aumenti la caduta dei capelli in quanto il suo tempo di contatto con il cuoio capelluto è molto breve; nessuno shampoo può realmente agire sul follicolo e influenzarne la crescita. Non esistono quindi shampoo “anticaduta” o shampoo “che fanno cadere i capelli”.
- Come posso capire se la caduta è normale o aumentata?
Il metodo più semplice è contare ogni giorno i capelli che cadono sia durante il lavaggio (è necessario lavarli nel lavandino) che durante la spazzolatura. Alternativamente ci si può rivolgere a un dermatologo che può effettuare alcuni esami del capello specifici quali il pull test ed il tricogramma. Un esame del capello ben fatto deve essere effettuato su un campione di almeno 50 capelli. Sono assolutamente inutili gli “esami del capello” effettuati su un campione di pochi capelli caduti naturalmente.
- Ci sono dei periodi dell’anno in cui la caduta dei capelli è maggiore?
Sì. In autunno il numero di capelli che ciascuno di noi perde giornalmente aumenta. Dai 50-60 capelli si può passare a circa 100 capelli al giorno, anche di più in alcuni soggetti. Alcuni studi indicano che fra le cause di questa aumentata caduta autunnale può essere determinante l’esposizione al sole durante l’estate. Vi sono alcuni individui che oltre al picco di caduta autunnale hanno anche un picco primaverile.
- Come si possono distinguere dei fenomeni passeggeri di caduta dei capelli dall’inizio di una calvizie?
E’ importante che una maggiore caduta dei capelli venga sempre valutata dal medico che può effettuare una corretta diagnosi in quanto non sempre un aumentata caduta dei capelli è sinonimo di calvizie. Infatti tutte le malattie dei capelli, che sono moltissime, provocano alla resa dei conti una aumento della caduta.
- Come si può prevenire la caduta?
Innanzitutto evitando quanto più possibile le cause “evitabili” più comuni, come il fumo, la dieta o l’assunzione di farmaci inutili. Un trattamento preventivo con lozioni cosmetiche che promuovono la durata dell’anagen e quindi ritardano l’entrata in riposo del follicolo, può essere utile in situazione di stress, in autunno, dopo il parto, quando si effettua una dieta.
- Esistono degli esami per valutare la gravità della calvizie?
La gravità della calvizie viene valutata attraverso l’esame clinico utilizzando la scala di Hamilton. nell’uomo e la scala di Ludwig nella donna. La dermatoscopia permette di individuare I casi di calvizie iniziale, in quanto evidenzia I primi segni di assottigliamento.
- L’esame del capello è utile?
Sì, anche l’esame del capello può fornire informazioni importanti circa l’andamento evolutivo della calvizie. Per effettuare un esame corretto è necessario strappare con un’apposita pinza un ciuffo di circa 50 capelli ed esaminarli al microscopio. Con questo esame, che prende il nome di tricogramma è possibile stabilire il grado di assottigliamento dei capelli e se vi è o no, una aumentata caduta.
- Il mineralogramma può individuare le cause di una caduta?
Assolutamente no. I minerali presenti nel capello derivano soprattutto dall’ambiente esterno e quindi non è possibile evidenziare dal capello eventuali carenze generali. Questo esame è spesso utilizzato a fini prettamente commerciali ed é dimostrato che inviando i capelli della stessa persona a laboratori diversi si ottengono mineralogrammi con risultati completamente differenti.
- La forfora fa cadere i capelli?
Si, la dermatite seborroica, di cui la forfora è una manifestazione, può accelerare la progressione della calvizie. E’ quindi sempre importante curare la forfora utilizzando uno shampoo adeguato.
- Perché le persone con i capelli grassi perdono più capelli?
Perché i capelli grassi e la calvizie hanno in qualche modo la stessa causa. Gli ormoni androgeni infatti oltre a causare la calvizie agiscono anche sulla ghiandola sebacea aumentando la produzione di sebo.
- E’ vero che il miglior modo di rinforzare i capelli è quello di tagliarli?
No, i capelli non sono un prato. Tagliare i capelli è utile solo se sono presenti doppie punte o altre alterazioni esterne del fusto. Non è di alcuna utilità in caso di caduta o di diradamento. Quando rasiamo i capelli o i peli questi divengono apparentemente più grossi perché asportiamo l’estremità del pelo che è naturalmente assottigliata. Non modifichiamo però in realtà lo spessore o la densità dei peli.
- Esiste un legame fra stress e calvizie?
Sì, lo stress può favorire una aumentata caduta di capelli e quindi accelerare la progressione della calvizie.
- Una dieta dimagrante può fare aumentare la caduta dei capelli?
Ogni dieta, anche la più equilibrata provoca insieme al dimagrimento una maggiore caduta dei capelli. Ci sono studi che dimostrano che anche una dieta da 1500 calorie giornaliere può aumentare la caduta dei capelli.
- Ci sono cibi da evitare in caso di calvizie?
No, non ci sono cibi controindicati o dannosi per i capelli.
- Usare spesso il cappello o il casco per il motorino aumenta la caduta dei capelli?
No. Anzi d’estate è sempre opportuno indossare il cappello per proteggere il cuoio capelluto dal sole che è causa di aumentata caduta di capelli.
- Il gel fa cadere i capelli?
No. Il gel si deposita sulla superficie del capello, non penetra nel follicolo e quindi non può essere causa di caduta. Lo stesso vale per shampoo, balsami, lacche e prodotti cosmetici per capelli in genere.
- Il balsamo aiuta a proteggere i capelli?
Sì, il balsamo è importante per mantenere i capelli morbidi e lucidi in quanto forma una pellicola protettiva che protegge il capello dai danni ambientali. Non protegge però in alcun modo il capello dalla caduta.
- Che relazione c’è fra calvizie e vascolarizzazione del cuoio capelluto?
Nessuna, la calvizie è dovuta all’effetto degli ormoni maschili e non al fatto che i follicoli ricevono poco sangue. I massaggi o i preparati che dilatano i vasi non sono utili a curare la calvizie.
- Sono utili le lozioni che contengono cheratina o altri aminoacidi del capello?
No, la calvizie non è dovuta ad una carenza di cheratine e l’assunzione di queste proteine non è di alcuna utilità nel trattamento della malattia. Per di più le cheratine sono proteine di grandi dimensioni e per questo non possono penetrare attraverso il cuoio capelluto e raggiungere la matrice del capello.
- I trattamenti alla cheratina sono utili a rinforzare I capelli?
No, I trattamenti liscianti alla cheratina in realtà contengono formaldeide o derivati della formaldeide che possono irritare il cuoio capelluto e provocare una caduta dei capelli anche molto grave.
- Il cloro della piscina rovina i capelli?
Il cloro può danneggiare il fusto e favorire la comparsa di doppie punte o decolorare un po’ i capelli. Non è però causa di caduta.
- E’ vero che per mantenere i capelli sani è bene spazzolarli spesso e vigorosamente?
La spazzolatura e la pettinatura in realtà danneggiano il capello in quanto sollevano la cuticola. Bisogna evitare di pettinare i capelli quando sono bagnati, soprattutto se non si è applicato il balsamo, in quanto la resistenza del capello diminuisce quando è imbibito di acqua.
- La tintura o la permanente fanno cadere i capelli?
No, se correttamente effettuate queste pratiche cosmetiche non agiscono sulla funzione del follicolo e quindi non causano un aumentata caduta. Attenzione però al “fai da te”: se la tintura non è risciacquata correttamente ed oltre al capello rimane colorato anche il cuoio capelluto significa che il colorante è penetrato attraverso la cute! Questo è certamente dannoso e può causare caduta dei capelli. Un aumentata caduta può inoltre conseguire ad un’allergia alle tinture o a prodotti per le permanenti. Dopo una permanente mal eseguita può succedere che i capelli si spezzino causando a volte una alopecia grave.
- E’ possibile curare la calvizie?
Sì, l’alopecia androgenetica è oggi assolutamente curabile soprattutto nelle sue fasi iniziali con trattamenti farmacologici in grado di arrestare la caduta ed indurre una ricrescita del capello. Le terapie più utilizzate sono il Minoxidil in lozione e la Finasteride 1 mg per via orale. Nuovi trattamenti in fase di studio comprendono lozioni contenenti analoghi delle prostaglandine e lozioni contenenti finasteride topica.
- Quale può essere l’evoluzione della calvizie non curata?
Quasi certamente la calvizie è destinata a peggiorare. Gli studi attuali dimostrano che in assenza di trattamento la malattia peggiora nel 93% dei casi.
- Qual è l’età massima entro cui la calvizie è curabile?
Non esiste un limite di età ma piuttosto una gravità massima della malattia. Uno studio recente ha dimostrato che i trattamenti sono efficaci anche a 75 anni di età. Perchè le cure mediche siano efficaci è però necessario che nell’area di diradamento siano presenti peli visibili, altrimenti l’unica strada percorribile è quella chirurgica.
- Le vitamine sono utili per ridurre la calvizie?
No, non vi è alcuna dimostrazione che gli integratori vitaminici siano utili, a meno che non vi siano carenze specifiche. L’assunzione di vitamina A può essere dannosa in quanto aumenta la caduta dei capelli.
- E’ possibile che pur avendo iniziato la terapia con il Minoxidil, si abbia un aumento della caduta dei capelli?
Sì, questo fenomeno è indice del fatto che il farmaco sta funzionando: Il minoxidil infatti stimola i follicoli in riposo a riprendere la loro attività e a produrre un nuovo capello che crescendo spinge fuori e fa cadere il vecchio.
- E’ utile ogni tanto sospendere la terapia con finasteride o con minoxidil per permettere al corpo di non assuefarsi?
No. Tutti i trattamenti della calvizie devono essere effettuati regolarmente con continuità. La sospensione anche temporanea della terapia porta ad una ricaduta della malattia.
- La finasteride è controindicata nella donna?
Nella donna in età fertile il farmaco è controindicato in quanto in caso di gravidanza può provocare una mancata virilizzazione del feto di sesso maschile. Non vi sono controindicazioni all’utilizzo del farmaco nelle donne in menopausa.
- E’ vero che alcuni estratti vegetali come il saw palmetto sono efficaci nel trattamento della calvizie?
I semi, la corteccia, il polline ed i frutti di numerose piante contengono fitosteroli, composti con struttura chimica simile a quella del colesterolo. I fitosteroli sono inibitori della 5 – a reduttasi e quindi agiscono con lo stesso meccanismo chimico della finasteride.
- Il trapianto di capelli è una terapia utile o è soltanto un trattamento palliativo?
L’autotrapianto di capelli è un trattamento molto efficace della calvizie. Attenti invece ad altre tecniche come il trapianto di capelli artificiali che invece non solo non sono utili ma possono provocare gravi danni.
- Il trapianto è una soluzione definitiva al problema?
Non sempre. Infatti l’aspetto estetico non dipende solo dai capelli trapiantati ma anche dai capelli “originali” che sono rimasti. Se questi si riducono la calvizie peggiora anche se il trapianto è ben riuscito. Per questo il trattamento ottimale è un trattamento di combinazione trapianto + terapia medica.
- Non esistono rischi di rigetto dei capelli trapiantati?
No. Trattandosi di un autotrapianto questo rischio non esiste. Il mancato “attecchimento” dei capelli trapiantati è raro e può derivare da un’errata tecnica chirurgica, da una cattiva circolazione della zona che riceve il trapianto o da malattie dei capelli, quali il lichen planopilare, che possono insorgere dopo il trapianto.
- E’ vero che l’alopecia areata è provocata dallo stress?
Non vi è nessuna dimostrazione che lo stress causi la malattia. E’ invece indubbio che la malattia provoca molto stress nei soggetti colpiti.
- E’ possibile attaccarsi i pidocchi andando dal parrucchiere?
E’ molto difficile. Può accadere solo se le spazzole ed i pettini non vengono puliti dopo l’uso. E’ infatti possibile che i capelli a cui sono adese le uova rimangano attaccati alla spazzola e quindi trasferiti sui capelli di un altro soggetto.
- La tintura dei capelli può causare allergie?
Si, le tinture dei capelli contengono la parafenilendiamina ed i suoi derivati che possono essere causa di allergie. E’ importante che i parrucchieri usino sempre i guanti mentre applicano le tinture.. Un’allergia alla tintura può causare aumentata caduta dei.
- L’alopecia areata è contagiosa?
No, la malattia spesso colpisce più membri della stessa famiglia in quanto vi è una predisposizone ereditaria ad ammalarsi.
- I capelli mi fanno male, perché?
Il dolore al cuoio capelluto, o “tricodinia” in linguaggio medico, è un problema frequente che interessa circa il 20% delle donne ed il 9% dei maschi con aumentata caduta dei capelli. La causa di questo disturbo non è ben nota, forse è un segno clinico della microinfiammazione che spesso accompagna l’alopecia androgenetica o il telogen effluvium cronico. La dermatoscopia del cuoio capelluto mostra dilatazione dei vasi del cuoio capelluto.
- Perché la calvizie si associa spesso ad un aumento dei peli superflui?
Perché gli stessi ormoni che assottigliano i capelli stimolano i peli di altre regioni corporee provocando un aumento della peluria.
- Ma la calvizie colpisce anche i bambini?
Dati recenti indicano che l il 15% degli adolescenti ha problemi di calvizie. Spesso il problema viene sottovalutato dal medico che si limita a prescrivere qualche cosmetico o un integratore alimentare nella convinzione che si tratti più di una “fissazione” del paziente che di una realtà. Lo sviluppo ormonale sembra essersi progressivamente anticipato rispetto al passato e i ricercatori osservano che ogni 25 anni la pubertà viene anticipata di almeno un anno. A volte anche bambini di età prepuberale sviluppano l’alopecia androgenetica. Quali possono essere le cause ? Diete ad alto contenuto glicemico, che possono accelerare la comparsa della fase pre-puberale. Uso di prodotti cosmetici che contengono principi attivi ad attività estrogenica o derivati placentari, contaminazione dei cibi con derivati ormonali. E’ importante che la malattia venga trattata correttamente anche nel bambino in quanto se non curata puo peggiorare molto rapidamente
- A cosa è dovuto l’imbiancamento dei capelli?
L’imbiancamento dei capelli è causato da una progressiva diminuzione dei melanociti del follicolo ed è una conseguenza dell’invecchiamento. I primi capelli bianchi compaiono a livello delle tempie intorno ai 30 anni e di regola all’età di 50 anni il 50% dei capelli diventano bianchi. I capelli bianchi sono più spessi e crescono più velocemente dei capelli pigmentati. Sono più “delicati” dei capelli pigmentati e quindi si rovinano più facilmente se sottoposti a tinture e permanenti in quanto il loro contenuto in aminoacidi solforati è inferiore.Un incanutimento precoce ( il termine scientifico è poliosi) è di origine genetica e generalmente interessa più membri della stessa famiglia, così come la presenza di un ciuffo di capelli bianchi (piebaldismo)
- E’ vero che a causa di un forte spavento o stress ci si può ritrovare di colpo con tutti i capelli bianchi?
L’incanutimento acuto dei capelli ( sindrome di Maria Antonietta, perché accadde a Maria Antonietta ai tempi della rivoluzione francese) è un segno clinico dell’alopecia areata, questa malattia infatti può colpire selettivamente i capelli pigmentati facendoli cadere acutamente, un soggetto con i capelli grigi può quindi ritrovarsi “bianco” dalla mattina alla sera.
- Ma fumare fa davvero così male ai capelli?
Il fumo non solo aumenta la caduta dei capelli inducendo un telogen effluvium (significativa caduta dei capelli tutti in contemporanea) che può accelerare la progressione dell’alopecia androgenetica ma agisce anche sul metabolismo degli ormoni a livello del follicolo!Il fumo di sigaretta determina infatti un’inibizione dell’aromatasi, l’enzima che converte gli androgeni in estrogeni. Di conseguenza il tasso di androgeni a livello del follicolo aumenta con conseguente peggioramento della condizione.
- La caduta dei capelli da chemioterapia e’ sempre reversibile?
La caduta dei capelli è uno dei più fraquenti effetti collaterali dei farmaci antitumorali. La caduta è più frequente e grave nei pazienti che effettuano polichemioterapia e in genere insorge dopo il secondo ciclo chemioterapico, quindi da 1 a 8 settimane dopo l’inizio della terapia. La gravità della caduta non è uguale in tutti I pazienti sottoposti allo stesso regime terapeutico. La caduta giornaliera è variabile, ma puo raggiungere anche 1000 capelli, ; alla sospensione del trattamento la ricrescita è generalmente rapida e completa anche se spesso I capelli hanno colore e ondulazione diversa. Raramente la ricrescita non è completa e I capelli rimangono diradati. L’alopecia permanente da chemioterapia e’ principalmente conseguenza di 2 farmaci, il busulfano, che viene largamente utilizzato nella preparazione al trapianto di midollo osseo ed I taxani utilizzati soprattuta nella chemioterapia del carcinoma mammario. L’alopecia è consequenza di una effettiva riduzione del numero dei follicoli e in alcuni pazienti può essere molto grave.
- La caduta dei capelli è un effetto collaterale molto temuto dai pazienti: cosa si puo fare per prevenirla?
Allo stato attuale l’unica forma di prevenzione è rappresentata dal raffreddamento del cuoio capelluto. Il raffreddamento può essere effettuato semplicemente con una cuffia o meglio con unità di raffreddamento disponibili in alcune Unità Oncologiche. Una recente review evidenzia che Il raffreddamento del cuoio capelluto è molto efficace a prevenire la caduta da chemioterapia, fatta eccezione dellla chemioterapia TAC (docetaxel, adriamicina e ciclosfamide). Dal 50 al 98% delle pazienti che effettua il raffreddamento non ha necessità di usare la parrucca. Ci sono 2 razionali scientifici per questo approccio terapeutico:
1) La vasocostrizione, indotta dal freddo, riduce la quantità di farmaco che raggiunge i follicoli.
2) Il congelamento riduce l’attività metabolica dei follicoli e li rende meno suscettibili all’azione tossica del farmaco. L’uso di minoxidil topico al 2 % non previene la caduta ma accelera la ricrescita.
- La caduta dei capelli può dipendere da una carenza di vitamine?
Alcune malattie dei capelli possono conseguire o essere aggravate da carenze di oligoelementi, vitamine ed amminoacidi. E’ importante però ricordare che anche un sovradosaggio di queste sostanze può a volte avere un effetto negativo sui capelli. Un tipico esempio è dato dalla Vitamina A, in grado di determinare fragilità ed alterazioni del fusto dei capelli e aumentata caduta. Anche un eccesso di zinco o di acido folico possono indurre caduta dei capelli.
- Vi sono alimenti utili al benessere dei capelli?
Per i capelli, é importante che l’alimentazione sia ricca di proteine di origine animale in quanto la L-lisina, un aminoacido presente nella carne rossa, nelle uova e nel pesce favorisce l’assorbimento del ferro, necessario per la crescita corretta del capello. Il pesce è inoltre una fonte importante di acidi grassi essenziali omega 3, la cui carenza può provocare desquamazione del cuoio capelluto. Per la salute dei capelli, sono infine importanti le vitamine ad attività antiossidante presenti nei vegetali e nella frutta fresca.
- L’esercizio fisico è positivo o negativo per i capelli?
Un eccessivo esercizio fisico, volto ad aumentare la massa muscolare, può favorire la calvizie perché aumenta la produzione del testosterone, l’ormone maschile causa della malattia. Attenzione anche agli integratori che contengono sostanze ad attività ormonale!
- Che cosa si intende per Ipertricosi?
Con il termine ‘ipertricosi’ viene indicato un eccesso di peli terminali in qualunque area corporea. La presenza di un’ipertricosi è più spesso condizionata da una predisposizione genetica o da fattori razziali, anche se può dipendere da alterazioni endocrine, malnutrizione (anoressia nervosa), porfiria (porfiria cutanea tarda, porfiria congenita), assunzione di farmaci (ciclosporina, steroidi, interferone, minoxidil) e, più raramente, tumori.
- Che cosa si intende per irsutismo?
L’irsutismo è un eccesso di peli con una distribuzione di tipo maschile in una donna. L’eccesso di peli più spesso interessa il volto e l’addome. La causa sono in genere problemi ormanali, soprattutto la Sindrome dell’Ovaio Policistico.
- Esistono esami che permettono di riconoscere le diverse malattie del capello?
Oltre all’aspetto è molto utile la dermatoscopia, con cui è possibile valutare la densità e lo spessore dei capelli e lo stato del cuoio capelluto, che può presentare infiammazione, desquamazione, seborrea. La dermatoscopia del cuoio capelluto è lo strumento diagnostico più valido per la diagnosi di calvizie iniziale. Con questa tecnica si evidenzia la variabilità del diametro del capello che rappresenta il segno più precoce della malattia. Se la dermatoscopia dimostra una variabilità maggiore al 20% è possibile formulare la diagnosi di calvizie anche se la capigliatura è in apparenza molto folta.
- A cosa servono il pull test ed il tricogramma?
Il pull test, che permette grossolanamente di valutare la presenza se la caduta è normale o eccessiva. Il tricogramma permette di stabilire con precisione l’entità della caduta e di verificare la percentuale di capelli in crescita, in riposo e assottigliati.
- Come si possono distinguere dei fenomeni passeggeri di caduta dei capelli dall’inizio di una calvizie?
E’ importante che una maggiore caduta dei capelli venga sempre valutata dal medico che può effettuare una corretta diagnosi in quanto non sempre un aumentata caduta dei capelli è sinonimo di calvizie. Infatti tutte le malattie dei capelli, che sono moltissime, provocano alla resa dei conti una aumento della caduta.
- Quale’è l’alimento ricco di ferro per una dieta vegetariana o vegana ?
Le lenticchie. E’ importante ricordare che il ferro assunto con gli alimenti è poco biodisponibile, cioè viene assimilato con difficoltà dall’organismo. Conviene associare alimenti ricchi di vitamina vitamina C (arance, pomodori, pepperoni o il prezzemolo che ne continene più di tutti ), che aiuta ad assorbirlo.
- Ma dopo quanti mesi di trattamento con finasteride 1 mg si vedono i primi miglioramenti?
Già dopo 3 mesi si può notare un arresto della caduta dei capelli. Dopo 6 mesi si vedono i primi miglioramenti sia clinicamente che valutando il numero e la qualità del capello con tecniche più sofisticate che quale la conta dei capelli.
- Gli uomini con alopecia androgenetica hanno talvolta un eccesso di peli in altre sedi del corpo come la schiena e le spalle. Perche?
Gli ormoni androgeni assottigliano i capelli ma hanno effetti opposti sui peli di altri distretti cutanei (si parla di paradosso degli androgeni). Determinano infatti un inspessimento ed una crescita dei peli della barba, delle ascelle, del pube ed in alcuni soggetti dei peli del tronco e degli arti. La calvizie e l’eccesso di peli hanno quindi una stessa causa.
- E’ possibile eliminare i peli superflui con il laser?
La depilazione tramite laser è un metodo efficace ma costoso e non indolore. Il metodo è in realtà utile solo se i peli sono pigmentati (non è efficace nella peluria bionda del volto) in quanto la maggior parte dei laser depilatori agisce sulla melanina del follicolo. Unica eccezione è il laser Q-switched Nd:YAG che ha un meccanismo d’azione differente. Il trattamento con il laser in realta non elimina i peli definitivamente ma ne ritarda la ricrescita e li rende più sottili. E’ importante non avere aspettative esagerate e sapere che sarà necessario ripetere il trattamento diverse volte prima di ottenere dei risultati estetici soddisfacenti. Il trattamento deve essere fatto sempre da un medico, meglio da un dermatologo, in quanto sono possibili effetti collaterali quali iperpigmentazioni e cicatrici.
- Ma la finasteride è efficace solo prima dei 40 anni?
No. Il farmaco è efficace anche negli uomini tra 40 e di 60 anni come è stato evidenziato da uno studio che ha valutato l’attività del farmaco in 424 uomini fra i 40 ed i 61 anni.
- Cos’è la Dutasteride?
La dutasteride è un inibitore di entrambi gli isoenzimi della 5 á reduttasi (tipo 1 e 2) in commercio per il trattamento dell’ipertrofia prostatica. Il farmaco è efficace nel trattamento della alopecia androgenetica maschile, anche se non è approvato per questa indicazione. Gli studi indicano che ha un’azione più rapida della finasteride.
- È vero che lo zinco è importante per la salute dei capelli e quali sono gli alimenti che ne contengono di più?
L’importanza dello zinco è dimostrata dal fatto che una sua carenza può provocare forme di alopecia molto grave. Alimenti ricchi di zinco sono le ostriche e le sardine.
- È vero che il tè verde è utile per la salute dei capelli?
Si. Il tè verde continene le catechine, sostanze dotate di intensa proprietà antiossidante e antinfiammatoria. Questi polifenoli sono inoltre in grado di agire specificamente sul follicolo pilifero prolungandone la fase di creascita.
- E’ vero che la Vitamina D migliora la crescita dei capelli?
Si. La Vitamina D è necessaria per la prevenzione di tutti I processi d’invecchiamento, compreso l’invecchiamento del follicolo. La carenza di vitamina D causa aumentata caduta dei capelli
- Ma è vero che la rasatura rende i peli più grossi e folti?
Quando rasiamo i capelli o i peli questi divengono apparentemente più grossi perché asportiamo l’estremità del pelo che è naturalmente assottigliata. Non modifichiamo però in realtà lo spessore o la densità dei peli.
- Se si utilizzano gel, schiume, spray fissanti bisogna lavare i capelli più spesso?
Sì è importante lavare i capelli più frequentemente in quanto i residui del gel e degli spray si depositano sul cuoio capelluto e possono favorire la forfora e la dermatite seborroica.
- E’ vero che gli shampoo aggressivi indeboliscono i capelli e li fanno cadere?
Il tempo di contatto dello shampoo con il cuoio capelluto è molto breve, il prodotto è infatti diluito con l’acqua e risciacquato dopo qualche minuto. E’ impossibile che uno shampoo possa agire sul follicolo e quindi influenzarne la crescita. Non esistono quindi shampoo “anticaduta” o shampoo “che fanno cadere i capelli”. Gli shampoo aggressivi possono danneggiare il fusto e quindi favorire la disidratazione del capello, la fragilità e le doppie punte.
- Lavare spesso i capelli grassi aumenta il problema?
No, I lavaggi frequenti non fanno ingrassare di più i capelli e non li rovinano, anzi. L’accumulo di sebo causa infiammazione del cuoio capelluto e le citochine infiammatore determinano un’ aumentata caduta dei capelli. Lavare i capelli grassi tutti i giorni, quindi, può addirittura proteggere la chioma.
- Dopo lo sport bisogna lavare i capelli?
Sì, Il sudore, ma anche l’inquinamento tipico delle grandi città, il sale dell’acqua marina o il cloro della piscina possono indebolire i capelli e renderli meno belli e luminosi. Per questo quando si fa sport o si sta spesso all’aperto in luoghi inquinati è consigliabile lavare I capelli spesso, anche tutti i giorni, con shampoo delicati.
- Il phon e la piastra sono dannosi per I capelli?
Sia il phon molto caldo che la piastra danneggiano il fusto del capello che diviene disidratato e fragile. I capelli diventano opachi, si spezzano e presentano doppie punte. E’ importante non utilizzare queste fonti di calore quotidianamente e soprattutto non utilizzare la piastra sui capelli bagnati.
- La familiarità è molto importante per la calvizie?
L’aspetto genetico è invece fondamentale per la forma più comune di calvizie, l’alopecia androgenetica, che nel corso della vita colpisce circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne, in forma più o meno grave. Chi ha parenti stretti da parte di padre, ma soprattutto da parte di madre, che soffrono o hanno sofferto di questo problema, ha maggiori probabilità della media di soffrire a sua volta di calvizie. Quali farmaci possono provocare la caduta dei capelli oltre gli antitumorali? Tra i medicinali che più spesso causano caduta dei capelli ci sono gli antidepressivi, alcuni farmaci antivirali, gli anticoagulanti, l’interferone e la vitamina A. L’effetto negativo dipende dal dosaggio e dalla durata della cura. Anche se la caduta ritorna normale alla sospensione del trattamento è importante consultare il dermatologo perchè a volte la ricrescita è caratterizzata da capelli più sottili.
- Gli uomini calvi sono sessualmente più potenti?
No. L’ alopecia androgenetica non è correlata ad alti livelli di testosterone ma ad un’aumentata trasformazione periferica di questo ormone in diidrotestosterone (DTH). Il diidrotestosterone non agisce sulla potenza sessuale e, dopo la pubertà, ha solo effetti negativi, come aumento della peluria, acne, caduta dei capelli e ingrossamento della prostata.
- È vero che le pastiglie contro la calvizie causano difficoltà di erezione?
Raramente, circa in 1 paziente su 200, la finasteride può provocare un calo del desiderio e problemi di erezione, che peraltro scompaiono alla sospensione del trattamento. Nella maggior parte degli uomini, il farmaco non influenza la sessualità.
- Perché mi cadono i capelli corti, appena ricresciuti?
La caduta di capelli di lunghezza inferiore ai 30 mm è un segno clinico dell’alopecia androgenetica. In questa malattia infatti si accorcia la durata dell’anagen e quindi la lunghezza e lo spessore del capello.
- Ma i capelli possono diradarsi anche se la caduta è normale?
Si, nell’alopecia androgenetica il diradamento è dovuto ad un assottigliamento del capello e non ad una riduzione del numero dei capelli. Spesso i capelli si diradano senza che il soggetto noti un aumento della caduta.
- Esiste un trattamento che fa crescere i capelli più in fretta?
No. I capelli crescono in media 1 cm al mese, e non esiste alcun farmaco in grado di accelerare la velocità di crescita. Un capello lungo fino alle spalle ha circa 2 anni di vita.
- Perché i capelli che cadono hanno un pallino bianco ?
Il pallino bianco visibile ad occhio nudo in corrispondenza della radice dei capelli che cadono altro non è che la radice in riposo del capello in telogen
- Il massaggio del cuoio capelluto è utile?
Il massaggio al cuoio capelluto può stimolare i follicoli in riposo a riprendere la loro attività e produrre un nuovo capello. Favorisce così la ricrescita di quei capelli nuovi che, per motivi fisiologici, a volte tarderebbero a ricrescere da soli. Quindi, oltre all’effetto benefico e rilassante che è proprio dei massaggi in genere, i massaggi possono accelerare la ricrescita.
- Quanto è frequente la calvizie?
La calvizie o alopecia androgenetica è la più comune malattia dei capelli che colpisce circa l’80% dei maschi ed il 50% delle femmine nel corso della vita. La frequenza della calvizie aumenta con l’età: a 30 anni interessa il 30% dei maschi, a 50 anni il il 50%, a 70 anni l’80%. Nella donna l’incidenza aumenta dopo la menopausa.
- Qual è la causa della calvizie?
La calvizie è anche detta “alopecia androgenetica” perché per la sua comparsa sono necessarie 2 cause concomitanti: “andro”: ormoni androgeni (ormoni maschili) e “genetica”: predisposizione genetica (cioè ereditaria). Gli ormoni androgeni sono la causa principale della calvizie che infatti non compare mai prima della pubertà. L’ormone più importante per lo sviluppo della calvizie è il diidrotestosterone o DHT che è il più potente ormone androgeno. Il DHT è prodotto localmente nel follicolo dal testosterone che arriva al follicolo pilifero attraverso i vasi sanguigni. La trasformazione del testosterone in DHT è regolata dall’enzima 5 alfa reduttasi. E’ proprio l’attività di questo enzima che determina la maggiore o minore predisposizione del follicolo alla calvizie. I follicoli predisposti all’alopecia androgenetica producono maggiori quantità di DHT rispetto ai follicoli che non sono colpiti dalla malattia.
- La calvizie maschile si associa a problemi ormonali?
Gli uomini affetti da calvizie non hanno livelli di androgeni nel sangue più alti dei loro coetanei con i capelli ma semplicemente sono più sensibili agli effetti di questi ormoni. E’ inutile quindi effettuare gli esami ormonali nella calvizie maschile.
- La normalità degli esami ormonale esclude la diagnosi di alopecia androgenetica femminile?
Nella donna la calvizie può essere conseguenza di un eccesso di ormoni maschili ma più spesso è conseguenza di una eccessiva sensibilità del capello a livelli di androgeni assolutamente normali. Quindi anche nella donna è frequente che gli esami ormonali siano assolutamente normali. La normalità degli esami ormonali non esclude la diagnosi di alopecia androgenetica; il 70% delle donne affette da calvizie hanno esami ormonali assolutamente normali
- Ma la calvizie è una malattia ereditaria?
Predisposizione genetica: determina la sensibilità del follicolo agli ormoni maschili e quindi influenza l’età di comparsa e la gravità della calvizie. Una forte predisposizione ereditaria determina una calvizie grave già in età giovanile. I geni che predispongono alla calvizie sono ancora sconosciuti, comunque si tratta di una malattia poligenica, cioé causata da molto geni diversi. Quanti più geni predisponenti sono presenti, tanto maggiore è la probabilità di sviluppare una calvizie grave in età giovanile. I “geni della calvizie” si ereditano da entrambi i genitori e quindi la malattia è più grave se sia il padre che la madre sono affetti da calvizie. Dati recenti indicano che una ereditarietà da parte materna è più “dannosa” che non da parte paterna. Nella donna, che fisiologicamente ha livelli di ormoni maschili più bassi dell’uomo, sono infatti necessari, perché la malattia si manifesti, più geni predisponenti che non nel maschio.
- Come mai sto diventando calvo anche se nessuno nella mia famiglia ha perso i capelli?
Siccome la malattia è causata da molti geni diversi, è possibile ereditare solo geni “negativi” di tutti e due i genitori.
- La psoriasi può fare cadere i capelli?
Si, la psoriasi può causare un’importante caduta dei capelli associata a grave desquamazione simile alla forfora. Questo fa sì che ma malattia sia spesso confusa con la dermatite seborroica
- Qual’è la progressione naturale della calvizie non trattata?
Contrariamente a quanto si è sempre pensato la progressione della calvizie non è affatto graduale. In soli 5 anni il 100% dei soggetti non trattati peggiora notevolmente: la perdita media di capelli è di 270 capelli per 3 cm2 (le dimensioni di una moneta da 1 euro).
- La finasteride può essere causa di sterilità?
Gli studi attuali dimostrano che il farmaco non riduce la produzione o la motilità degli spermatozoi. A volte può ridurre la quantità di liquido spermatico, ma questo non influenza la fertilità.
- Devo sospendere il trattamento con finasteride se la mia partner è in gravidanza?
No. Non vi è alcun rischio a continuare il trattamento con finasteride anche in caso di gravidanza della partner.
- Ci sono situazioni “parafisiologiche” che elevano o abbassano i livelli di testosterone?
Certamente si. Situazioni che riducono la produzione di testosterone: dieta vegetariana, sport da fondo, stress, altitudine. Situazioni che aumentano la produzione di testosterone: atletica leggera, bodybuilding, dieta iperproteica, ambiente marino. Quindi è possibile che il tipo di vita contribuisca allo sviluppo della calvizie non solo aumentando la caduta dei capelli ma anche aumentando o diminuendo la produzione di androgeni.